Per René Lacoste, giovane tennista francese degli anni ’20 protagonista di una serie di imprese memorabili, lo stile era indissolubilmente legato all’intelligenza, al fascino e all’audacia. Vestito completamente di bianco, con un berretto in testa, univa grande eleganza al rispetto del galateo del campo.. Tuttavia, il campione si distingueva per un senso dell’umorismo lievemente audace, che lo rendeva unico… Soprannominato “il coccodrillo” dai giornalisti sportivi – in campo non mollava mai la sua preda – René Lacoste si fece notare nel 1927 con uno splendido coccodrillo ricamato sul taschino del suo blazer.

Il 1928 fu l’anno della genialità. Durante la finale dei campionati francesi, René Lacoste scese in campo con una maglia non regolamentare. Il tennista decise di tagliare le maniche della sua camicia! Con una maggiore liberta di movimento, René Lacoste era più chic che mai... con un tocco speciale: era più veloce che mai.

Per resistere meglio al caldo dei campi americani durante il tour, si fece realizzare rapidamente una serie di magliette in jersey bianco. Per gli organizzatori, incaricati di far rispettare le regole dell’abbigliamento, le maniche corte e la vestibilità aderente non erano conformi. Per gli atleti, invece, fu una rivelazione.

Dopo numerosi titoli, il campione francese mise fine alla sua carriera per dedicarsi alla trasformazione della sua intuizione rivoluzionaria in un nuovo capo essenziale per il tennis.

Nel 1933, René Lacoste fondò il proprio marchio e lanciò la prima polo della storia. Il suo nome, “L.12.12”, ha un significato preciso: “L” sta per Lacoste, “1” per il tessuto scelto, il Petit Piqué—una particolare struttura a maglia che conferisce al cotone una leggerezza sorprendente—“2” per le maniche corte e “12” per il numero del prototipo finale.

Un vero concentrato di innovazione tessile, la polo Lacoste rivoluzionò i codici dell’eleganza francese grazie alle maniche corte e ai polsini a costine che garantivano maggiore libertà di movimento, ma anche con tre invenzioni che cambiarono la storia dell’abbigliamento: il colletto con abbottonatura, il jersey “Petit Piqué” fluido e traspirante sviluppato da Lacoste e il coccodrillo ricamato sul petto.

Scopri qui la storia del coccodrillo Lacoste.

Non passò molto tempo prima che René Lacoste ideasse una campagna pubblicitaria per mostrare quanto la L.12.12 fosse unica e desiderabile. Sempre pieno di idee, suggerì anche ai suoi amici di indossarla durante le partite, una mossa audace che rese la polo il capo più chiacchierato del momento. Infine, in accordo con René Lacoste, il giocatore della nazionale francese André Merlin decise di indossare la polo in campo. Incredibilmente, l’inventore della polo aveva appena inventato anche il concetto di sponsorizzazione sportiva...

René Lacoste, 1983